L'Italia ha il numero più basso di laureati dell'Unione Europea dopo la Romania

di: - 30/06/2021

L'Italia è in coda alla lista dei paesi europei per quanto riguarda il numero di laureati. Lo svela l’ultima rilevazione effettuata dall'Eurostat, l’ufficio di rilevazione statistica dell’Unione europea, secondo cui solo il 29% dei cittadini italiani tra i 25 e i 34 anni è in possesso di un diploma di laurea. Peggio di noi solo la Romania, ferma al 25%.

C'è quindi ancora molta distanza dall'obiettivo per il 2030 dell'Unione Europea, cioè portare al 45% la percentuale dei giovani con una laurea.

Il Lussemburgo è primo in classifica: ha infatti il 61% dei giovani tra i 25 e i 34 anni laureati. A seguire c'è l' Irlanda e Cipro con il 58%, che assieme a Belgio, Danimarca, Spagna, Francia, Slovenia e Svezia compongono il gruppo di stati che ha già raggiunto l’obiettivo definito dall’Ue.

Le osservazioni dell'Eurostat

L’ Eurostat fa notare che il divario è aumentato progressivamente nel tempo, dai 9,4 punti nel 2011 ai 10,8 del 2020.

Anche la ministra dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, ha commentato la notizia a SkyTg24, dichiarando: “l’Italia ha il dovere di invertire la tendenza rispetto al basso numero di laureati”. Per diminuire questo gap è necessario procedere con due strategie differenziate: da un lato “ampliare il numero di studenti e l’offerta formativa degli atenei, aiutando le famiglie che non hanno i mezzi sufficienti per far studiare i propri figli”. La seconda è invece quella di rafforzare il legame tra la “formazione universitaria e il mondo del lavoro”, favorendo lo sviluppo delle competenze tecniche degli studenti.