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Concorso straordinario abilitante: che fine ha fatto? Il sistema alternativo per abilitarsi per un'altra classe di concorso

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Concorso straordinario abilitante: che fine ha fatto? Il sistema alternativo per abilitarsi per un'altra classe di concorso
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Ancora nessuna traccia del concorso straordinario abilitante, da tempo atteso da tanti insegnanti.

A fronte dell'uscita del concorso ordinario e dello straordinario, e anche dell'uscita del bando per partecipare alle GPS, non vi è invece traccia del concorso straordinario abilitante.

Lo sconforto si fa sentire anche sui social: il concorso abilitante è “totalmente innominato e scomparso!”. A chiedersi e a chiedere pubblicamente che fine abbia fatto la procedura concorsuale voluta da Lucia Azzolina, allora Ministra dell’Istruzione, sono davvero in tanti.

“Patrizio Bianchi, lo straordinario abilitante – riporta un altro commento – dove l’avete lasciato?”.

Pagherebbero un prezzo particolarmente alto i docenti di ruolo, a cui il concorso in questione era aperto: a spiegare il perché a LiveUniCT è una di questi, Maria Letizia, che insegna in una scuola primaria. La donna ha riassunto ai microfoni di LiveUnict la propria vicenda, comune a quella di molti altri colleghi.

“Ho conseguito una laurea in Lettere moderne, con un piano di studio coerente per l’insegnamento nella scuola secondaria di primo grado – precisa Maria Letizia – Due anni fa, insieme al bando per il concorso ordinario e per lo straordinario per chi avesse un certo numero di mesi di servizio specifico su una determinata classe di concorso, fu bandito anche il concorso straordinario abilitante. La differenza tra lo straordinario per i precari con mesi di servizio specifico e lo straordinario abilitante – spiega – è la possibilità, per i docenti già in ruolo, di acquisire la semplice abilitazione su classe di concorso diversa da quella per cui si presta servizio”.

Questi dettagli erano indicati all’interno del bando in questione in precedenza pubblicato. Gli interessati hanno presentato apposita istanza di partecipazione entro lo scorso 15 luglio 2020, e persino pagato una tassa di iscrizione. In effetti all’interno dell’Articolo 3 del Decreto Direttoriale 497 del 21 aprile 2020, si fa riferimento al necessario “versamento del contributo previsto per la partecipazione alla procedura”.

Gran parte degli interessati hanno inoltre speso denaro per acquistare specifici libri, oltre che tempo ed energie per prepararsi al meglio alla prova prevista. Tuttavia, come già anticipato e ben ribadito da Maria Letizia, “allo stato attuale delle cose quest’ultima procedura è scomparsa”.

“Nessuno ne parla più – continua Maria Letizia – è stato bandito il solo concorso ordinario e addirittura uno straordinario bis con il vincolo di almeno un anno di servizio specifico”.

Il concorso straordinario abilitante era stato pensato anche per i docenti di ruolo senza servizio specifico, ma con le tre annualità ed il titolo di studio previsto. Gli stessi docenti che, comunque, hanno alle spalle diversi anni di servizio nella classe di concorso di appartenenza ma che ora sono bloccati.

“Perché, come qualcuno ci intima di fare, dovremmo superare un concorso ordinario al pari di chi ha appena ultimato gli studi universitari e non ha alcuna esperienza nel mondo della scuola? – si chiede Maria Letizia – Se siamo già di ruolo significa che abbiamo già superato una procedura concorsuale, o un percorso abilitante. Personalmente essendo in ruolo nello Stato dal 2017, dopo 15 anni di insegnamento nel privato e dopo aver frequentato e pagato un corso abilitante nel 2006, corredato da svariati esami, frequenza obbligatoria e tirocini, perché mi viene negato il diritto alla progressione di carriera?”.

Una petizione per chiedere il concorso abilitante

Di fronte alla scomparsa del concorso abilitante il Comitato Nazionale Docenti di Ruolo “Ingabbiati” ha pubblicamente richiesto che il nuovo concorso straordinario abilitante venga almeno aperto anche agli insegnanti di ruolo senza servizio specifico “per poter frequentare il percorso di formazione universitario previsto” e avere, al pari dei docenti precari, la possibilità di “conseguire l’abilitazione nella scuola secondaria”. Di fatto, al momento, questi lavoratori si sentirebbero “discriminati”. È stata anche lanciata una petizione, diretta alla Ministro dell’Istruzione succeduto a Lucia Azzolina, Patrizio Bianchi.

Nel testo tutti gli interessati richiedono di “rendere esecutivo il concorso relativo alla procedura straordinaria per esami finalizzata all’accesso ai percorsi di abilitazione all’insegnamento nella scuola secondaria di primo e secondo grado su posto comune previsto dal DL n. 126/2019, convertito in legge n. 159/2019 e bandito con DD n. 497/2020 e successivamente integrato con DD n. 748/2020″.

Nuovo sistema di reclutamento per docenti abilitati: con 30 CFU abilitazione in altra classe di concorso o grado d’istruzione

Grazie al nuovo sistema di reclutamento docenti pare che ci sia una soluzione per i docenti che vogliono ottenere un'altra abilitazione.

Il Consiglio dei Ministri ha infatti approvato definitivamente il decreto legge legato al Pnrr che introduce il nuovo sistema di reclutamento docenti. Il piano prevede l’abilitazione come una delle tappe per l’accesso ai ruoli. È possibile anche ottenere l’abilitazione anche in altra classe di concorso o grado di istruzione: Coloro che sono già in possesso di abilitazione su una classe di concorso o su altro grado di istruzione e coloro che sono in possesso della specializzazione sul sostegno possono conseguire l’abilitazione in altre classi di concorsi o gradi di istruzione attraverso l’acquisizione di 30 CFU/CFA del percorso universitario e accademico di formazione iniziale di cui 20 CFU/CFA nell’ambito delle metodologie e tecnologie didattiche applicate alle discipline di riferimento e gli altri 10 CFU/CFA di tirocinio diretto”.

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