L’aggiornamento delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS) 2026 rappresenta un passaggio fondamentale per chi aspira a ottenere incarichi di supplenza nel biennio 2026/2028.
Conoscere in modo chiaro requisiti, fasce, titoli di accesso e procedure è essenziale per evitare errori nella domanda e per massimizzare le possibilità di convocazione.
Questa guida in formato FAQ risponde in modo dettagliato alle domande più frequenti.
Possono iscriversi gli aspiranti in possesso dei requisiti specifici previsti per il relativo grado di istruzione: infanzia, primaria, secondaria, ITP, personale educativo e posti di sostegno.
Ogni profilo ha criteri di accesso distinti e suddivisione in Prima e Seconda fascia.
La Prima fascia accoglie i docenti in possesso di abilitazione o specializzazione, mentre la Seconda fascia è destinata a chi possiede il solo titolo di accesso o altri requisiti considerati validi.
La fascia di appartenenza influisce sulle possibilità di nomina, poiché le scuole attingono prima alla Prima fascia e poi alla Seconda.
La Prima fascia è riservata a chi possiede un titolo abilitante. Sono considerati tali:
Laurea in Scienze della Formazione Primaria.
Diploma magistrale o diploma di scuola magistrale conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002.
Titolo estero riconosciuto abilitante per l'insegnamento in Italia.
Chi possiede questi titoli può richiedere l’inserimento o l’aggiornamento direttamente in Prima fascia.
La Seconda fascia è riservata esclusivamente agli studenti del corso di Laurea magistrale in Scienze della Formazione Primaria.
Possono presentare domanda gli studenti iscritti al terzo, quarto o quinto anno, avendo maturato rispettivamente:
almeno 150 CFU (per l’accesso dal terzo anno);
almeno 200 CFU (dal quarto anno);
almeno 250 CFU (dal quinto anno).
I CFU richiesti devono risultare acquisiti entro la scadenza dell’istanza.
Appartengono alla Prima fascia i docenti già abilitati per la specifica classe di concorso.
L’abilitazione può derivare da percorsi universitari, SSIS, TFA, PAS, concorsi ordinari o titoli esteri riconosciuti.
La Seconda fascia è aperta ai docenti non abilitati che possiedono almeno uno dei seguenti requisiti:
laurea idonea con tutti i CFU ed esami richiesti per la classe di concorso;
abilitazione su altra classe di concorso o altro grado di istruzione;
precedente inserimento nelle GPS 2022/2024 per la stessa classe di concorso.
La laurea deve essere completamente conforme ai requisiti ministeriali per la specifica classe di concorso.
Per gli ITP restano valide le regole precedenti alla piena attuazione della riforma del reclutamento.
Possono presentare domanda:
i candidati con un diploma di istruzione secondaria superiore che dia accesso a una classe di concorso della Tabella B;
gli aspiranti già inseriti nelle GPS della stessa classe di concorso nel biennio precedente.
Non è richiesta l’abilitazione.
La Prima fascia è riservata ai docenti in possesso di abilitazione specifica per la classe di concorso PPPP.
L’abilitazione può derivare da corsi universitari, percorsi abilitanti o concorsi.
Sono ammessi i candidati che possiedono uno dei seguenti titoli:
laurea in Scienze dell’Educazione (L-19);
laurea in Scienze Pedagogiche o titoli equipollenti;
diploma magistrale conseguito entro il 2001/2002.
La Prima fascia è riservata ai docenti in possesso della specializzazione sul sostegno (TFA Sostegno) per lo specifico grado scolastico richiesto.
Possono inserirsi in Seconda fascia i candidati:
con almeno tre anni di servizio specifico su sostegno nello stesso grado;
oppure
in possesso del titolo di accesso alla Seconda fascia del relativo grado.
Non è richiesta la specializzazione.
La domanda si presenta esclusivamente online tramite la piattaforma ministeriale Istanze Online.
La procedura richiede:
autenticazione tramite SPID o CIE;
compilazione dell’istanza entro le scadenze indicate dall’Ordinanza;
verifica preventiva di titoli, CFU e requisiti.
Non sono previste domande cartacee.
Generalmente, una volta inoltrata l’istanza non è più modificabile.
Eventuali rettifiche sono ammesse solo nei casi previsti dall’Ordinanza e tramite intervento dell’Ufficio Scolastico competente.
Gli errori più frequenti riguardano:
inserimento di CFU insufficienti per la classe di concorso;
mancata verifica della validità del titolo di accesso;
compilazione errata delle sezioni relative ai servizi;
scelta non accurata della provincia.
Un controllo preliminare dei titoli e delle tabelle ministeriali permette di evitare esclusioni o penalizzazioni.
Se desideri approfondire: