Protocollo sulla sicurezza a scuola, Green Pass e Piano Scuola 2021/22: sono i tre provvedimenti messi in campo dal ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, in vista del rientro a scuola. Ecco quali sono i 10 punti fondamentali per garantire la ripresa delle lezioni in sicurezza.
La circolare esplicativa inviata sabato 14 agosto alle scuole prevede che il «mancato possesso della certificazione verde è dalla norma qualificato come “assenza ingiustificata” e il personale scolastico che ne è privo non può permanere a scuola, dopo aver dichiarato di non esserne in possesso o, comunque, qualora non sia in grado di esibirla al personale addetto al controllo». La conseguenza giuridica è prevista dalla legge: a decorrere dal quinto giorno, la sospensione senza stipendio e la riammissione in servizio non appena si sia acquisito il possesso del certificato verde.
Le scuole, mediante accordi con le Asl o con strutture diagnostiche convenzionate, potranno utilizzare risorse straordinarie (per l’emergenza) anche per consentire di effettuare tamponi diagnostici al personale scolastico. Il ministero dell’Istruzione ha chiarito che si tratta di interventi mirati a favore dei più fragili, sad esempio coloro che non sono vaccinabili e che risultano, quindi, anche i più esposti al contagio. «Non è quindi previsto, né si è mai pensato di prevedere, un meccanismo di gratuità del tampone ai cosiddetti no vax».
È obbligatorio, per chiunque entri o permanga negli ambienti scolastici, adottare precauzioni igieniche e l’utilizzo di mascherina. A prescindere dalla situazione epidemiologica, il dispositivo di protezione respiratoria previsto per gli studenti (sopra i 6 anni) è la mascherina di tipo chirurgico. Non è previsto l’uso delle mascherine per i bambini sotto i sei anni di età. Per il personale impegnato con bambini sotto i sei anni di età, è raccomandata una didattica a gruppi stabili.
È fondamentale garantire un buon ricambio dell’aria in tutti gli ambienti e aule scolastiche. In linea generale, al fine di diluire/ridurre le concentrazioni di inquinanti specifici (es. COV, PM10,odori, batteri, virus, allergeni, funghi filamentosi, ecc.), di CO2, di umidità relativa presenti nell’aria e, conseguentemente, di contenere il rischio di esposizione e contaminazione al virus per alunni e personale della scuola (docente e non docente), è opportuno mantenere, per quanto possibile, un costante e continuo ingresso di aria esterna outdoor all’interno degli ambienti e delle aule.
Si prevede il rispetto di una distanza interpersonale di almeno un metro (sia in posizione statica che dinamica) qualora logisticamente possibile e si mantiene anche nelle zone bianche la distanza di due metri tra i banchi e la cattedra del docente.
L'obiettivo principale è evitare assembramenti, quindi ogni scuola dovrà disciplinare le modalità per l'entrata e l'uscita ad orari scaglionati, anche utilizzando accessi alternativi.
È necessario assicurare la pulizia giornaliera e l’igienizzazione periodica di tutti gli ambienti, predisponendo un programma ben definito, da documentare attraverso un registro regolarmente aggiornato.
Anche in mensa vanno rispettate le consuete norme igieniche e di distanziamento, anche prevedendo l’erogazione dei pasti per fasce orarie differenziate. L’ingresso e l’uscita dovranno essere organizzati in modo ordinato e vanno predisposte stazioni di lavaggio delle mani all’ingresso e all’uscita. Chi lavora in mensa è obbligato ad utilizzare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie.
Tutte le attività didattiche svolte all'esterno degli istituti scolastici, come ad esempio palestre o altri locali, devono svolgersi in luoghi certificati idonei e adatti, al pari della scuola. Se i locali scolastici vengono utilizzati da soggetti esterni, dovrà essere assicurato il rispetto delle disposizioni previste dal decreto 111/2021, oltre a un’adeguata pulizia e sanificazione dopo ogni uso.
Riguardo i casi sintomatici, la procedura è quella già prevista: la persona interessata dovrà essere invitata a raggiungere la propria abitazione e scatteranno segnalazione e contact tracing da parte della Asl competente. Novità sulla quarantena: per i soggetti che hanno completato il ciclo vaccinale, questo periodo può limitarsi a 7 giorni, a condizione che, al termine, si faccia un test diagnostico (e l’esito sia negativo). Il rientro a scuola di personale e studenti che hanno avuto il Covid-19 deve essere preceduto da tampone negativo e certificazione medica.
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