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Pubblicato il focus sugli studenti con cittadinanza non italiana: sono il 9,4% della popolazione scolastica

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Pubblicato il focus sugli studenti con cittadinanza non italiana: sono il 9,4% della popolazione scolastica
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Gli studenti con cittadinanza non italiana che siedono ai banchi delle nostre scuole sono 826mila, il 9,4% della popolazione studentesca complessiva, 11mila in più rispetto all’anno scolastico precedente.

Leggermente superiore la quota dei maschi (52%) rispetto alle femmine (48%). Il 61% di loro è nato in Italia, appartiene quindi alle cosiddette seconde generazioni, una quota cresciuta del 35,4% nell’ultimo quinquennio.

Nell’ultimo anno la crescita è stata di 24.000 unità (+5,1%). L’incidenza dei nati in Italia sul totale degli alunni con cittadinanza non italiana è dell’85% nella scuola dell’infanzia, del 73,4% nella primaria, del 53,2% nella secondaria di primo grado, del 27% in quella di secondo grado. Una quota, quest’ultima, destinata a crescere nei prossimi anni.

Sono alcuni dei dati del Focus sugli alunni con cittadinanza non italiana nell’anno scolastico 2016/2017, pubblicato dal 29 marzo sul sito del Miur, nella sezione Pubblicazioni.

La Lombardia è la regione con più studentesse e studenti con cittadinanza non italiana (circa 208.000), circa un quarto del totale presente in Italia. La quota minore si registra, invece, in Campania. Dieci le nazioni più rappresentate, prima fra tutte la Romania (19,2%), seguita da Albania (13,6%), Marocco (12,4%), Cina (6%), Filippine (3,3%), India e Moldavia (entrambe 3,1%), Ucraina, Pakistan ed Egitto (tutte al 2,4%).

Il 92,1% delle alunne e degli alunni che ha conseguito la licenza della scuola secondaria di I grado ha scelto di proseguire gli studi: l’83,2% ha scelto un liceo, un istituto tecnico o professionale, l’8,9% ha scelto un percorso di formazione professionale regionale. Sono quindi 191mila le studentesse e gli studenti con cittadinanza non italiana che frequentano le scuole secondarie di II grado, il 7,1% della popolazione studentesca totale. Il 34% delle diplomate e dei diplomati prosegue poi gli studi andando all’università. Il 39,7% di loro sceglie corsi di laurea dell’area sociale.

A testimonianza dell’attenzione e dell’impegno costante del mondo della scuola per l’integrazione delle ragazze e dei ragazzi stranieri, anche quest’anno si terrà il seminario Costruttori di ponti – La scuola aperta sul mondo, in programma il 5 e 6 aprile prossimi a Firenze, giunto alla sua quarta edizione e promosso dall’Istituto Alcide Cervi, dal Centro Internazionale Studenti Giorgio La Pira e dal Miur.

Il tema di quest’anno ha l’obiettivo di stimolare una riflessione ampia sulla realtà sempre più multietnica della scuola in cui la composizione delle classi vede sempre più allievi di diverse provenienze, lingue, religioni. Una sfida per l’educazione ma anche un’occasione di cambiamento.

Inoltre, per svolgere in modo ottimale il ruolo di docente di italiano come seconda lingua o lingua straniera, è possibile conseguire il Master di primo livello in Metodologie didattiche per l’insegnamento della Lingua Italiana a stranieri.

Il Master è in grado di formare un docente di Italiano come professionista in grado di coniugare l’approfondita conoscenza delle strutture sintattiche e glottologiche della lingua, alla capacità di impostare un percorso formativo di tipo comunicativo.  

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