Sui possibili rischi connessi all'utilizzo del digitale in classe ed il ruolo del docente nel prevenirli.

Il mondo della scuola è ormai avviato verso una transizione digitale che rivoluzionerà, e lo sta già facendo, il modo di fare lezione e quello di studiare.

Strumenti informatici come il Monitor Touch o i Tablet, per fare solo alcuni esempi, sono in grado di semplificare la vita di alunni e docenti e allo stesso tempo possono aprire nuove infinite possibilità di scoperta e di studio cooperativo.

L’uso del digitale a scuola può avere però anche conseguenze negative, che si contrappongono ai agli indubbi vantaggi. 

Alcuni tra i rischi che si devono tenere in considerazione sono: 

• la saturazione cognitiva, ovvero il raggiungimento del limite massimo di informazione che il cervello è in grado di elaborare in un determinato momento che causa una dispersione delle energie dello studente e il mancato raggiungimento di un obiettivo predeterminato; 
• l’utilizzo di alcuni dispositivi nel sostituire la capacità umana in alcune attività, così come accade con l’uso della calcolatrice, potrebbe causare la perdita o la riduzione di alcune abilità; 
• gli studenti, abituati ad utilizzare i dispositivi come intrattenimento, potrebbero fare fatica ad assumere una prospettiva che vede gli stessi come supporto all’apprendimento; 
• difficoltà a scandire momenti in cui l’uso del digitale non è appropriato o consentito; 
• disuguaglianze tecnologiche negli strumenti a disposizione tra gli studenti (o anche tra docenti) all'interno di una classe, così come limiti alla connessione internet. 

Infine, al di là di quanto la scuola sia fornita di strumenti tecnologici e promuova la proposta di percorsi didattici basati sul digitale, bisogna prendere in considerazione che non tutti i docenti sono realmente motivati né preparati a intraprendere questo percorso: si rischia allora che lo strumento digitale venga semplicemente accostato alla didattica tradizionale e che non porti ad un riadattamento e ad un’innovazione nel fare didattica, risultando quindi poco efficace e poco stimolante.

Fondamentale allora la formazione degli insegnanti, non solo a livello tecnico, ma anche rispetto alla creazione di percorsi didattici innovativi che possano sfruttare realmente le potenzialità del digitale.