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In Italia i giovani che non studiano e non lavorano sono il 25%. La sola Sicilia si attesta al 30,3%.

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In Italia i giovani che non studiano e non lavorano sono il 25%. La sola Sicilia si attesta al 30,3%.
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In Italia sono in costante aumento coloro che vengono definiti neet e nel 2020 l’Italia è il paese in cui ci sono più neet rispetto a tutti gli altri Stati dell’Unione europea, con il 25,1%; segue la Grecia (21%), la Bulgaria (19%) e la Spagna (18,6%). Questo è quanto emerge dal Rapporto Italia 2022 di Eurispes.

Il divario con i paesi maggiormente virtuosi come Svezia e Paesi Bassi, entrambi al 7%, sembra incolmabile. Al di fuori dall’Ue, raggiungono un risultato peggiore dell’Italia solo 3 paesi: Turchia (33,6%), Montenegro (28,6%) e Macedonia (27,6%).

L’Ocse evidenzia come l’impatto economico e sociale della pandemia sia caratterizzato da una particolare ‘asimmetria generazionale’, frenando segnatamente i percorsi di emancipazione giovanile.

Il numero di neet nella classe di età 15-34 anni, tra il 2007 e il 2014, è aumentato fino a raggiungere il primo posto nella classifica Eurostat nel 2020 con 3.085.000 unità. Dei 3.085.000 neet in Italia, ben 1,7 milioni sono donne.

Il 25% delle ragazze con meno di 30 anni rientra nel gruppo e degli 8,6 milioni di donne in questa condizione, in tutta Europa, un terzo appartiene all’Italia, dove si riscontra un’alta quota di neet soprattutto nelle zone del Meridione. La maggior parte dei neet vive in Sicilia (30,3%), Calabria (28,4%), Campania (27,3%), Puglia (23,6%), Sardegna (21,8%), Molise (20,3%) (elaborazione Eurispes su dati inapp).

Per quanto riguarda, invece, il consenso nei confronti di istituzioni e forze dell’ordine, ecco gli ultimi dati.

Nell’ultimo anno, rileva l’istituto, tre cittadini su dieci (il 30,3%) hanno riferito una diminuzione della propria fiducia nelle istituzioni, pubbliche e private, e solo un 10% ha indicato un aumento. Resta comunque alta la fiducia nei confronti del presidente della Repubblica (55,6%), mentre tra i corpi dello Stato quello che raccoglie i consensi più alti sono i Vigili del Fuoco, con l’85,8%, seguiti dalla Protezione civile al 79%.

Tra le forze dell’ordine, i maggiori consensi sono per la Polizia, al 60,3%, mentre i Carabinieri sono al 55%, la Guardia di Finanza al 59,6% e la Polizia penitenziaria al 59%. Bene anche le forze armate: l’apprezzamento è alto per la Marina Militare (70,3%), per l’Aeronautica Militare (68,7%) e per l’Esercito (66,5%) mentre la Guardia Costiera è al 69,4%. Anche il comparto intelligence raccoglie i giudizi positivi degli italiani, con il 56,6%. Diversi i numeri del Parlamento, che raccoglie poco più di un quarto dei consensi presso i cittadini (25,4%), per il governo, dove i fiduciosi rappresentano più di un terzo degli italiani (35,1%), alla Magistratura si affidano circa quattro cittadini su dieci (41,3%), mentre i sostenitori dei presidenti di Regione sono il 38,2%. La scuola è al 71% dei consensi, un risultato simile a quello dell’università (75,1%).

Buono anche il sentimento che lega i cittadini alla Chiesa (54,4%), mentre le altre confessioni religiose raccolgono il 40% del numero dei fiduciosi. Molto apprezzate anche le associazioni di volontariato (70,7%). Il gradimento nei confronti dei sindacati arriva al 45,2%, mentre i partiti sono al 29,1% e la Pubblica amministrazione al 39,7%. Le associazioni degli imprenditori ottengono la fiducia del 39% del campione e le associazioni dei consumatori del 52,4%.

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