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In Liguria quest'anno quasi 500 alunni in più che necessitano di insegnanti di sostegno: ma mancano i docenti

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In Liguria quest'anno quasi 500 alunni in più che necessitano di insegnanti di sostegno: ma mancano i docenti
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Gli studenti liguri scendono a livello numerico rispetto agli scorsi anni, le classi si contraggono ma, in maniera inversamente proporzionale, aumentano - e pure in maniera piuttosto corposa - gli alunni con disabilità. È questa la fotografia della scuola nella regione Liguria che riporta La Repubblica, alla vigilia della partenza dell’anno scolastico 2022/2023.

486 alunni con disabilità in più rispetto al 2021

In Liguria le classi sono scese a 8094, con un taglio di 51 unità rispetto alle 8145 del 2021 (erano 8162 nel 2020 e 8140 nel 2019); gli studenti sono scesi a 166.390, con un calo di 1793 unità rispetto ai 168.183 del 2021 (erano 170.105 nel 2020 e 171.220 nel 2019); gli alunni con disabilità toccano invece la cifra record di 7466, ovvero 486 in più del 2021 (erano 6980). Nel 2020 gli alunni con disabilità erano 6852 e nel 2019 erano invece 6739. L’aumento di questa categoria di studenti è stato quindi costante nel corso degli anni, così come il decremento della quota complessiva di chi frequenta le scuole.
Come si spiega questa forbice? «Difficile comprenderne le cause, comunque il fenomeno esiste e lo confermiamo pienamente», afferma Alessandro Clavarino, provveditore per Genova e Savona. Non si esclude, a nessun livello, un impatto della pandemia, anche perché in aumento non sono solamente gli alunni con disabilità, ma in generale tutti gli alunni con fragilità.

Chi sono gli alunni con disabilità

E qui è necessario fare le distinzioni: «Per alunni con disabilità - spiega Roberto Peccenini, provveditore per la provincia di La Spezia e responsabile del gruppo regionale per l’inclusione dell’Ufficio Scolastico della Liguria - s’intende tutti quelli che hanno una certificazione ai sensi della legge 104 del 1992 sugli handicap. Poi le disabilità possono essere psichiche, fisiche o comportamentali, gravi o meno gravi, in base alla certificazione prodotta dalle varie aziende sanitarie.

Oltre a questa categoria, ben precisa, sono in aumento anche gli studenti con disturbi di apprendimento e i cosiddetti “Bes”, quelli con bisogni educativi speciali, che sono invece regolati dalla legge 170 del 2010.

La scuola ha il compito di segnalare alle famiglie se ci sono dei problemi in qualche alunna o alunno, ma poi sono le famiglie a intraprendere il percorso per le eventuali certificazioni. Dopo, gli insegnanti hanno il compito di provvedere con gli insegnanti di sostegno.

Necessari più insegnanti di sostegno

Qui si crea il problema: «Non possiamo nascondere - prosegue Peccenini - che questo incremento di alunni con disabilità ci sta mettendo in difficoltà dal punto di vista degli insegnanti di sostegno, che dovranno essere aumentati. Il nostro direttore regionale se n’è preso la responsabilità, anche perché l’obiettivo è garantire l’inclusione». Eppure, scendono le classi: è un dato che va a cozzare contro la necessità di avere aule meno affollate, in presenza di alunni con la 104, ma il problema di fondo è appunto il personale mancante. Sull’aumento dei casi da 104, invece, è acceso molto più di un campanello d’allarme. Significa che la popolazione scolastica è in generale più fragile e segnata da disagi, soprattutto nelle fasce dell’infanzia e della scuola primaria. E a questo proposito sono stati certificati anche casi di “fobia scolastica” , ufficialmente riconosciuta come un disagio specifico.

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