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Sindacati contro il Patto per la scuola: "Ci saranno solo metà delle 70mila assunzioni promesse"

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Sindacati contro il Patto per la scuola: "Ci saranno solo metà delle 70mila assunzioni promesse"
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I sindacati contrastano fortemente le misure sulla scuola del decreto legge Sostegni bis. Per la Flc-Cgil “servono profondi e urgenti interventi sui precari”. Lena Gissi, segretaria nazionale della Cisl Scuola è ancora più netta, come riporta Il Fatto Quotidiano: “Chi ha scritto quelle misure probabilmente conosce poco e male la realtà della scuola. Con i meccanismi di reclutamento proposti, delle tanto sbandierate 70mila assunzioni, già largamente insufficienti a coprire un numero ben più elevato di posti vacanti, se ne potranno fare, se va bene, la metà. Siamo pronti a dimostrarlo con le elaborazioni che abbiamo fatto su dati desunti dalle informative ministeriali, evidentemente non a conoscenza di chi ha scritto materialmente il Decreto”.

113mila le cattedre vacanti per l'anno scolastico 2021/2022

L'unico numero certo pare essere quello dei posti da assegnare a scuola, che anche quest'anno sarà molto elevato: si parla infatti di 113mila cattedre. A sostenere le proteste dei sindacati anche l’onorevole dei Cinque Stelle Vittoria Casa che, dopo giorni di trattative e di tensioni, ha sbottato: "A dicembre, in legge di bilancio, ho presentato un emendamento a mia prima firma che permette al ministero di bandire procedure semplificate per l’immissione in ruolo di questi docenti in possesso del titolo di specializzazione. Basterebbe soltanto un decreto del ministro per aprire le procedure e avere già a settembre docenti di sostegno di ruolo. Mi auguro che presto la situazione si sblocchi. La legge lo permette ed esistono anche le coperture finanziarie"

C'è poi la questione del "personale Covid", che con un supposto ritorno alla normalità, non ritornerà a scuola il prossimo anno: nello specifico, si parla di 75mila persone (50mila docenti e 25mila collaboratori) che non torneranno più tra i banchi.

“Il rischio vero è che si ripeta ciò che quest’anno non sarebbe mai dovuto accadere, cioè una marea di posti scoperti e destinati a rimanere tali per settimane e per mesi. Da molto tempo – spiega Gissi – chiediamo che l’attenzione e l’impegno si concentrino su un buon avvio dell’anno scolastico. Il Decreto sembra andare in direzione esattamente contraria, addirittura sancendo per legge un balletto delle cattedre ad anno scolastico iniziato”.

Continua la carenza per posti di sostegno

I posti disponibili per le assunzioni su sostegno sono poco meno di 20mila (rimasti dalle assunzioni dello scorso anno) a cui si devono aggiungere i 5mila posti consolidati in organico di diritto dalla Legge di bilancio per il 2021 e 1.880 per possibili pensionamenti. Inoltre, 20.645 titolari su sostegno hanno presentato domanda di trasferimento e di questi 12.337 hanno chiesto trasferimento su posto comune. “Tenuto conto – spiega il sindacato – che storicamente i trasferimenti da posto sostegno a comune si aggirano sui 4.500-5.000 unità annue, si può stimare che vi siano al momento circa 31mila posti vacanti utilizzabili per assunzioni in ruolo”.

 

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